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BATTAGLIA DI PAVIA 1525-2025: L’OPPORTUNITA’ PER LE IMPRESE DI DIVENTARE “PUNTO INFORMATIVO DIFFUSO”
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E’ possibile trasformare la passione per l’arte in una professione?
Lo abbiamo chiesto ad Andrea Cornalba, 34 anni all’anagrafe, un lavoro nella grande distribuzione e un sogno nel cassetto: fare della pittura la sua ragione di vita.
Andrea il primo grande passo l’ha fatto: da poche settimane, grazie all’aiuto della nostra Associazione ha aperto la P. IVA con il codice Ateco 90.03.09, quello che raggruppa le attività artistiche, specificando che la sua “professione” è quella di pittore.
“La passione per la pittura che ho sviluppato da autodidatta dopo in diploma di maturità tecnica mi ha portato a conoscere tante persone e ultimamente anche imprese ricevendo apprezzamenti e richieste di lavori - sottolinea Andrea – per questo ho deciso di mettere nero su bianco la mia volontà di fare da grande il pittore pur non rinunciando al mio attuale impiego.”
Andrea la prima domanda è quasi d’obbligo: cos’è per te l’arte?
“L’arte rappresenta per me la massima espressione di se stessi. Attraverso l’arte posso far capire come concepisco il mondo e i soggetti che riproduco che ne fanno parte”.
Parlaci della tua tecnica artistica e quali sono le sue principali manifestazioni
“Ti Confesso di essere ancora alla ricerca della mia strada. Forse la definizione che più mi identifica è l’essere poliedrico, sperimentare tutto senza scartare nulla a priori anche se ho dei materiali che prediligo (olio e acrilico) e dei soggetti che riproduco con maggior frequenza (il figurativo su tutti).”
Come nascono i tuoi lavori?
“Nei miei ritratti cerco sempre di cogliere l’espressività della persona, che ritengo sia la cosa più difficile da realizzare per un’artista. Il punto di partenza è quasi sempre l’immagine che mi fornisce il cliente che trasferisco su Ipad. L’utilizzo di questa tecnologia mi consente di riproporzionare correttamente l’immagine rispettandone le prospettive nel momento in cui inizierò a creare il soggetto su tela dapprima con un disegno a matita e successivamente utilizzando i colori. La scelta del tipo di colori la concordo con il cliente in base alle sue richieste: se preferisce un real andrò ad utilizzare gli acrilici come base del dipinto per poi finirlo ad olio mentre se decide di concedere campo libero alla mia creatività ricorrerò ai colori che ritengo più opportuni fra acrilico e olio in base al soggetto da eseguire. I tempi di realizzazione sono fortemente condizionati dal materiale utilizzato: la pittura ad acrilico consente di realizzare il dipinto più velocemente rispetto alla tecnica ad olio che richiede tempi più lunghi per l’asciugatura dei colori anche se la possibilità di applicare più strati successivi di colore garantisce una maggior resa. Se volete un consiglio di parte per un ritratto, scegliete la pittura ad olio, più brillante e profonda.”
Oltre ai ritratti realizzati per clienti privati mi accennavi che ultimamente hai avuto anche commesse da parte di imprese
“Grazie a conoscenze comuni ho avuto l’opportunità di realizzare dei murales per la sede dell’Innovation Center Giulio Natta di Giussago (PV), una realtà provinciale in forte sviluppo che offre servizi per l’innovazione nella filiera agroalimentare e della economia circolare. L’azienda fortemente focalizzata sui temi ambientali e della sostenibilità aveva espresso l’intenzione di riprodurre in alcune aree degli uffici il concept naturalistico che circonda la sua sede andando a “sporcare” il bianco dell’intonaco delle pareti della struttura.
Il punto di partenza è stato scegliere l’immagine da riprodurre nel dipinto tra gli scatti che erano stati realizzati direttamente dall’impresa dopodiché mi sono messo all’opera realizzando il dipinto direttamente su una parete di 15 mt x3. La concessione incondizionata di fiducia da parte dell’impresa ha consentito di reinterpretare l’immagine fotografica dando sfogo alla mia creatività. La realizzazione di questo lavoro ha richiesto una settimana di tempo e il risultato è talmente piaciuto da vedermi commissionata un’altra opera che ho già ultimato sempre di circa 15 mt x 3 e ad ora un’altra parete che realizzerò quanto prima.”
Per raggiungere questi risultati hai frequentato dei corsi di formazione?
“Come ti accennavo, io nasco autodidatta e il diploma tecnico da geometra che ho conseguito all’esame di maturità mi ha aiutato solo da un punto di vista tecnico ad impostare correttamente le prospettive ma per il resto i lavori sono espressione della mia creatività.
Da circa 5 anni ho deciso di frequentare un corso avanzato di pittura alla Civica Scuola d’Arte AR.VI.MA di Pavia. Si tratta di un corso collettivo sui generis perché durante le ore di didattica ogni partecipante può utilizzare la tecnica pittorica che vuole (io ho scelto di dipingere a olio) e proporre il soggetto che vuole realizzare senza vincoli. Quello che più apprezzo del corso, oltre alla possibilità di avere a disposizione una docente veramente molto preparata (Monica Anselmi) è l’opportunità di potermi confrontare con tutti gli altri partecipanti.”
Nonostante tu abbia iniziato da pochi anni puoi già vantare la partecipazione a numerose mostre collettive e concorsi di pittura, Vuoi parlarci di queste esperienze?
“Attraverso l’Associazione “Liberi Artisti Pittori Illustratori Pavesi” (L.A.P.I.PA.) di cui faccio parte da circa 5 anni ho avuto l’opportunità di partecipare a mostre ed eventi che mi hanno consentito di promuovere i miei lavori. Ricordo con particolare emozione il “Pavia Art Talent” che si è tenuto al Palazzo Esposizioni di Pavia e la mostra collettiva organizzata al Castello di Belgioioso (PV). Ho inoltre partecipato a due edizioni del concorso indetto dall’Associazione culturale “Arte 17” che si sono tenute presso la Cupola Arnaboldi di Pavia ottenendo nel 2021 il premio per l’opera più all’avanguardia e nel 2022 il premio della giuria ex aequo con un altro pittore.”
Come promuovi la tua attività?
La partecipazione alle mostre e ai concorsi mi ha aiutato moltissimo a migliorare la visibilità della mia attività che sto autopromuovendo anche sui canali Social. Da questo punto di vista ho aperto una pagina su Facebook e un profilo Instagram dove condivido i Reel mentre sto creando le mie opere. Ultimamente sono sbarcato anche su Tik Tok, ben consapevole che per ottenere dei risultati concreti su questi canali, i contenuti devono essere all’altezza e postati con una certa frequenza. Il passo successivo che sto progettando riguarda la creazione di un mio sito web che nelle intenzioni dovrà avere una sezione e-commerce per consentirmi di vendere le opere direttamente online tuttavia questo passaggio è strettamente legato alla mia capacità di saper sviluppare una creatività distintiva rispetto al panorama artistico attuale.”
Hai parlato di creatività, a che punto ritieni di essere del tuo percorso di maturazione come artista?
“Fermo restando la mia convinzione che per maturare occorra contaminarsi e sperimentare senza alcuna paura o preclusione, posso parlarti di una delle mie ultime collezioni che ha riscosso notevole interesse. Prendendo spunto dalle istantanee futuristiche che Andy Wharol aveva realizzato a partire dagli anni ’70 ad alcuni personaggi famosi, ho ideato un dipinto che riproduce su tela la cornice bianca della polaroid mantenendo lo sfondo nero dell’interno. Sul retro della tela dipingo ad olio o ad acrilico il ritratto al contrario di uno dei personaggi famosi fotografati dalle istantanee di Wharol. Successivamente scontorno il ritratto con il cutter fino al bordo dei capelli e lo faccio ricadere sull’altro lato aperto della tela. Ricadendo il ritratto si posizionerà sotto la cornice disegnata della polaroid. Il buco della tela che si genera in corrispondenza con l’interno nero della polaroid dipinta viene inizialmente coperto da un plexi o da una tavoletta in legno e successivamente dipinto con la mia creatività.
L’idea di questa collezione è di riprodurre su tela la dinamicità delle fotografie istantanee con il ritratto disegnato al contrario che cade oltre al limite della cornice della polaroid. Visto il successo di vendite che ho riscontrato sto progettando di utilizzare questa tecnica nel settore della moda."
Proprio parlando di moda come giudichi la tendenza che si sta diffondendo di personalizzare determinati capi di abbigliamento o accessori anche di noti brand ricorrendo al talento artistico di creator che si propongono sui Social.
Personalmente non ci vedo niente di male nel passare dal marchio seppur distintivo al custom del medesimo, è un’esigenza che sta emergendo sempre più e ha creato una nicchia di mercato in forte espansione. Da parte mia ho già sperimentato con i colori acrilici la pittura di scarpe, magliette, jeans e camicie. E’ una cosa che mi piace fare anche se ultimamente mi sto concentrando su altri tipi di lavori.”
Per concludere, si parla ormai quotidianamente dell’intelligenza artificiale e dei cambiamenti che sta generando. Come giudichi questa evoluzione tecnologica?
“Penso che l’intelligenza artificiale può essere d’aiuto anche per chi è in cerca di idee tuttavia non potrà mai essere il surrogato di un talento quando questo viene a mancare o peggio ancora non si è mai manifestato.”