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BATTAGLIA DI PAVIA 1525-2025: L’OPPORTUNITA’ PER LE IMPRESE DI DIVENTARE “PUNTO INFORMATIVO DIFFUSO”
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Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha pubblicato la Circolare Operativa “Transizione 5.0” che fornisce chiarimenti tecnici per la corretta applicazione della disciplina agevolativa che regola gli investimenti per la riduzione dei consumi energetici d’impresa nel biennio 2024-2025. Prossimamente verrà pubblicata anche una pagina di FAQ dedicata a questa misura.
Il Decreto-Legge n. 19 del 2 marzo 2024 ha istituito il Piano “Transizione 5.0” con l’obiettivo di sostenere attraverso un regime di credito d’imposta la transizione del sistema produttivo verso un modello di produzione efficiente sotto il profilo energetico, sostenibile e basato sulle fonti rinnovabili.
La misura consiste in un’agevolazione sotto forma di credito d’imposta proporzionale alla spesa sostenuta per nuovi investimenti in strutture produttive in Italia, effettuati nel biennio 2024-2025 nell’ambito dei progetti di innovazione che consentono una riduzione dei consumi energetici delle strutture produttive o dei processi produttivi.
Possono beneficiare del contributo tutte le imprese residenti e le stabili organizzazioni con sede in Italia, indipendentemente dalla forma giuridica, dal settore economico, dalla dimensione e dal regime fiscale adottato. Rientrano nei casi di esclusione le situazioni di difficoltà finanziaria dell’impresa, l’applicazione di sanzioni interdittive e il mancato rispetto delle norme sulla sicurezza e previdenziali.
Concorrono alla base di calcolo per determinare il credito d’imposta gli investimenti e le spese relative a:
Partendo dal presupposto che occorre non arrecare un danno significativo all’ambiente, non sono agevolabili gli investimenti destinati a:
Il credito d’imposta Transizione 5.0 è riconosciuto a condizione che si realizzi una riduzione dei consumi energetici di almeno il 3% per la struttura produttiva o, in alternativa, di almeno il 5% del processo interessato dall’investimento.
L’ammontare del credito d’imposta varia in relazione alla quota d’investimento e alla riduzione dei consumi.
% DI RIDUZIONE DEI CONSUMI ENERGETICI | |||
---|---|---|---|
QUOTE DI INVESTIMENTO | Struttura produttiva: 3-6% Processo interessato: 5-10% | Struttura produttiva: 6-10% Processo interessato: 10-15% | Struttura produttiva: oltre 10% processo interessato: oltre 15% |
Fino a 2,5 milioni di euro | 35% | 40% | 45% |
Da 2,5 a 10 milioni di euro | 15% | 20% | 25% |
Da 10 a 50 milioni di euro | 5% | 10% | 15% |
Il credito d’imposta è cumulabile con altre agevolazioni finanziate con risorse nazionali che abbiano ad oggetto i medesimi costi, a condizione che tale cumulo, tenuto conto anche della non concorrenza alla formazione del reddito e della base imponibile dell’IRAP, non porti al superamento del costo sostenuto.
Il credito d’imposta non è cumulabile con i crediti previsti del Piano Transizione 4.0 nonché con il credito d’imposta per investimenti nella Zona Economica Speciale (Zes unica- Mezzogiorno) e nella Zona Logistica Semplificata (ZLS).
Il credito d’imposta riconosciuto è utilizzabile esclusivamente in compensazione nel modello F24 presentato tramite i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate, entro il 31/12/2025, decorsi 5 giorni dalla regolare trasmissione dei dati all’Agenzia delle Entrate da parte di GSE (Gestore dei Servizi Energetici).
L’eventuale credito non ancora utilizzato al 31/12/2025 è riportato in avanti ed è utilizzabile in 5 quote annuali di pari importo.
Il credito d’imposta utilizzato in compensazione non deve eccedere L’importo prenotato in fase di presentazione del progetto di innovazione inoltre non può formare oggetto di cessione o trasferimento e non concorre alla formazione del reddito.
L’agevolazione è subordinata alla presentazione di due tipi di certificazioni rilasciate da un valutatore indipendente:
La circolare elenca i soggetti abilitati per il rilascio della certificazione.
Le imprese hanno l'obbligo di conservazione della seguente documentazione:
Le imprese devono inviare una comunicazione preventiva, corredata dalla certificazione ex ante, tramite la Piattaforma Informatica “transizione 5.0” accessibile SPID dall’area clienti del sito del GSE.
Tale comunicazione sarà valutata e gestita dal GSE secondo l’ordine cronologico di invio, verificando esclusivamente il corretto caricamento sulla piattaforma informatica dei dati e la completezza dei documenti e delle informazioni rese e il rispetto del limite massimo dei costi ammissibili per singola impresa beneficiaria per anno.
Entro 30 giorni dalla conferma del credito prenotato (ricevuta di conferma) l’impresa trasmette una comunicazione relativa all’effettuazione degli ordini accettati dal venditore con pagamento a titolo di acconto, in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione dei beni di cui agli allegati A/B e impianti di autoproduzione. Anche in questo caso il GSE è tenuto a verificare il corretto caricamento dei dati e la completezza dei documenti e delle dichiarazioni rese.
Completato il progetto di innovazione l’impresa trasmette una comunicazione di completamento corredata dalla certificazione ex post, contenente le informazioni necessarie ad individuare il progetto di innovazione completato.
Il GSE redige l’elenco delle imprese ammesse con il corrispondente credito di imposta utilizzabile.
Una volta abilitata, l’impresa può utilizzare il credito entro il 31 dicembre 2025. Dal 2026 al 2030 l’impresa può utilizzare il credito residuo suddiviso in quote annuali.