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BATTAGLIA DI PAVIA 1525-2025: L’OPPORTUNITA’ PER LE IMPRESE DI DIVENTARE “PUNTO INFORMATIVO DIFFUSO”
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Il Ministero dell’interno ha recentemente chiarito che in caso di circolazione con un apparecchio di registrazione privo di revisione verrà applicata una sanzione di euro 52,00. La nota di chiarimento ha fatto seguito alle sollecitazioni di Confartigianato Trasporti che aveva segnalato nelle scorse settimane diversi casi di sospensione della patente con decurtazione di 10 punti dalla CQC e sanzioni amministrative che superavano i 3.000 euro per questo tipo di violazione poiché la norma che veniva applicata era l’art. 179 del Codice della Strada.
In base alla nuova interpretazione ministeriale, in caso di mancata revisione biennale del dispositivo occorre richiamarsi alla legge 727/1978 emanata in attuazione del Regolamento CEE n. 1463/70 che istituiva il dispositivo di rilevamento delle attività del conducente. Il Ministero ha precisato che “qualora un veicolo all’atto del controllo di polizia abbia la revisione biennale del tachigrafo scaduta, dovrà essere contestata la sanzione residuale prevista dall’art. 79 della legge 727/1978 che consta di una multa da 52 euro senza detrazioni di punti o sanzioni accessorie.